MARIA MONTAGNOLI alias "MERI"
da Super User
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Meri, Meri, Meri, dov'eri?
La rivelazione del camp 2014!! La maestra di Hip Hop, tutta energia ed entusiasmo, di cui tutti, campers staff si sono innamorati! una ragazza che dà tutto: cuore, anima, cervello e voce... afona alla fine del camp!






Ho iniziato, cancellato, scritto e riscritto queste parole almeno 5 volte!! Sono sempre stata interrotta da qualcosa, qualcuno o, peggio ancora, ricordi e pensieri che non mi hanno permesso di andare avanti. Perché, ameno che tu non voglia fare una lista della spesa, scrivere di sé e delle proprie emozioni è davvero difficile. Sono cresciuta in una famiglia numerosa quindi per me la confusione e, più in generale, relazionarmi con gli altri, non dovrebbe essere un problema. Uso il condizionale perché, il Camp è stata una delle poche volte dove mi sono trovata a far i conti con la vera Meri. Incasinata, impulsiva e ultra sensibile Meri. Parlo di Meri e non di Maria, perché in molti conoscono Maria, ma in pochissimi conoscevano Meri: direi la mia famiglia, il mio ragazzo e le mie meravigliose migliori amiche. Questo prima del Camp.

La chiamata della Vale è arrivata inaspettata. O meglio, il vedere "Vale" sullo schermo non mi ha sorpreso, ma il contenuto sì. Una proposta semplice. ma carica di aspettative e soprattutto di eccitazione. Ormai riconosco dal "Ciao Meri, sono la Vale" se il contenuto della chiamata sarà di "stretto lavoro" o di condivisione di progetti nuovi insieme.

Li mi era stato chiaro fin da subito. Camp. Hip-Hop. Modern. 6 giorni. A Stava. Con le ragazze.

Ok, Vale. Chiedo ai miei e ti dico.

Si parte. Nessuna aspettativa, tanta voglia di conoscere quel luogo dove ogni anno avviene qualcosa di magico. Incontro lo Staff "veronese" faccio subito una figura di cacca con il Motta e aspetto che le ballerine raggiungano velocemente senza tirarsela troppo l'Hotel Erica.

Arrivano gli urli e poi loro. Vengo scaraventata per terra con una forza indescrivibile, dietro lo squardo comprensivo della Robi (quella santa della mamma della Cioppi) che mi conferma che ogni curva era seguita da un urlo a pieni polmoni delle "tre agate" gasatissime di tornare al Camp.

Quella stessa forza ha accompagnato tutti i giorni di Camp e mi ha travolto.

Ha travolto tutte le mie paure, i miei limiti oggettivi di trattare con un gruppo di ragazzi che ha fatto della mia debolezza il mio richiamo personale "PUM" Più volte sono stata sul punto di dire: "Ok, Meri, fattene una ragione, non puoi piacere proprio a tutti. Tu lo sai benissimo che sei una rompiscatole" Poi però ho deciso di andare comunque oltre. perché dove non arrivavo io, arrivava la Vale. Dove c'erano le mie lacrime c'erano anche le mie meravigliose sorelline che davano il massimo per strapparmi un sorriso. Dove la mia voce non esisteva, c'erano orecchie pronte a captare qualsiasi indicazione per far meglio. Ma soprattutto laddove c'era la tristezza c'erano tante braccia pronte a farmi sentire protetta.

Mio papà, quando sono tornata a casa, non mi ha permesso di dire nemmeno: "Ciao" che già aveva sentenziato: "Ciao Maria, non sforzare la voce e non guardarmi in quel modo: so che non ne hai più nemmeno un filo. Ma perché con te siamo sempre alle solite??" e io che volevo provare a giustificarmi sono stata solo zittita.

Se avessi potuto dire qualcosa, avrei risposto:

"Papà, quegli occhi, quel paio d'occhi che brillavano sembravano due fari, due torce e quel sorriso così accecante sembrava... sembrava di vedere il sole quando loro ridevano, credimi. Papà, quando una ragazza si sente addosso quegli sguardi, quelle espressioni ma è inevitabile che gli esploda qualche cosa dentro. Tu pensi che io abbia avuto soltanto un infarto? Ma io ce ne ho avuti 3 - 4 non so nemmeno io quanti Ce ne ho avuti. primo sicuramente quando abbiamo cantato "Come mai" la prima volta, poi il secondo quando li ho visti ballare tutti insieme e il terzo quando ci siamo abbracciati per salutarci. Stavo per rimetterci le penne, papà, lo sai. Però se qualcuno mi facesse la fatidica domanda: Maria, ne è valsa la pena? lo risponderei: Ne è valsa la Pena! Ne è valsa VERAMENTE la Pena!!

Grazie alle mie ragazze. Vi voglio bene. Siete la mia forza, oggi più che mai.

Grazie ai cestisti. Mancano pochi giorni e vi riabbraccio tutti.

Grazie a Fonta e Poggi: per avermi dato una seconda possibilità.

Grazie alle tre ballerelle. Un momento con voi vale tutto.

Grazie alla famiglia Boni che mi ha dato carta bianca oltre che tonnellate di fiducia.

Grazie alla Sandra e al SUO calza scarpe per chiudere la finestra. Il pavimento dell' Erika non si è mai sentito tanto coccolato.

Grazie a Motta, sei capace di rendere una serata normale in una meravigliosa riempiendoci di allegria. A-posto-li?

Grazie a Gianni: quando abbiamo discusso ho capito quanto avrei potuto volerti bene. Ho azzerato e ti ho conosciuto: non mi sbagliavo.

Grazie a Fede: il mio sorriso del Camp. «Ragazzi, io sto da Dio,.ma proprio bene, non si vede?». Maledetta laurea. Mi manchi.

Grazie alla Patty e Valerio: non ci conosciamo tanto e a volte non so bene come comportarmi, ma non vedo l'ora di vivervi a 360 gradi.

Grazie alla Elena: Perché un abbraccio può far ripartire tutto da zero, ma non tutti danno questa possibilità. Tu me l'hai data.

Grazie ai PighiBon: quando parlavo di braccia dove mi sentivo protetta e al sicuro parlavo delle vostre. Non mi ci staccherei mai. Vi adoro.

Grazie alla Vale, per aver dato senso al casino che avevo dentro. Grazie per la fiducia, la comprensione, il rispetto, la generosità e le risate fatte assieme.

Il più grande spettacolo dopo il Big Bang siamo noi….llIL CAMP. Lo so da me.

Vi voglio bene

Meri